Un pupazzo chiamato Nietzsche

 

Le biblioteche rigurgitano sempre più di saggi su Nietzsche, che ha un merito di carattere economico: ha consentito di guadagnare pane quotidiano a molti critici filosofici (i filosofi sono altra cosa). Gli si rimprovera incoerenza, ma è difficile trovarne in uno scrittore di aforismi, spesso battutista. Peraltro, la coerenza non è nemmeno necessaria, perché basta anche un solo pensiero per animare la filosofia. D’altra parte, si può dubitare che una filosofia sistematica sia ancora una filosofia, perché esige che prima sia posto il sistema, quasi una gabbia in cui rinchiudere il pensiero, cioè un a priori, che impedisce la libertà del pensiero, l’intuizione, l’invenzione, la fantasia. 

Di Nietzsche si privilegia l’attenzione sulla “trasvalutazione dei valori”. E va bene! Ma per trasvalutare valori bisogna avere valori. Ci si dovrebbe chiedere: ma Nietzsche aveva valori o si è limitato a proporre di fare terra bruciata dei valori altrui? Nietzsche pretende, in pratica e dopo aver sputato sui valori storici della civiltà occidentale soprattutto cristiani in cui è rimasto sommerso, di creare una nuova scala di valori di sapore dionisiaco: in cui dominano la forza, l’arroganza del più forte, la sfrenata libertà, forse persino il dominio di un dittatore che possegga queste qualità.

C’è tanto narcisismo in Nietzsche, un evidente compiacimento della sua invenzione, un seppellimento della civiltà occidentale. Hee… già! Lui è il nuovo messia, che si pone sui secoli come un giudice Napoleone di manzoniana memoria

(…ed arbitro

s’assise in mezzo a lor.)

(“5 Maggio”)

Crede di poterselo permettere senza motivazioni, perché parla come un novello Zaratustra. Non è un aforista, ma un giudice sentenziatore, che spara condanne senza motivazioni, cioè trascura tutto ciò che dovrebbe essere scritto prima del P.Q.M., cosicché manca persino il sillogismo elementare. Nietzsche, con la sua trasvalutazione dei valori, pretende di cancellare duemila anni di conquiste del diritto. Dove è finita l’umiltà di Pascal e di Spinoza?

E a quale esito finale hanno portato i fanatici della volontà di potenza, che sono venuti dopo Nietzsche, senza nemmeno citarlo? A giudicare dagli effetti, che sono poi l’unico risultato che conta: quale nuovo  mondo hanno fondato? Solo milioni di morti. Fortunatamente, le uniche incarnazioni del potente nicciano sono i transformer, gli alieni, i robot antropomorfi della filmografia attuale. Ma, fortunatamente, sono fantasie! Sono pupazzi, quindi Nietzsche è un costruttore di pupazzi! Pupazzo lui stesso, governato dalla sua follia: stimolatore di pietà, anzi di misericordia.