Cesare Lombroso fu uno spocchioso e presuntuoso pseudoscienziato malato di materialismo e positivismo. La sua non-scienza fisiognomica gli avrebbe fatto ritenere Giacomo Leopardi e Federico Nietzsche due perfetti cretini con tendenze criminali. Ma che cosa avrebbe potuto dire dell’on. Mastella, con quell’occhio così evocatore del carducciano bove, tra l’altro anche pio, cioè religioso e, quindi, essendo clemente e irpino, cattolico? Possibile che Lombroso avesse sempre torto? Sì, anche in questo caso. La globulosità inganna. Il bove, in difficoltà sulla virata come certi vascelli poco agili, preferisce andare diritto e solo il pungolo del contadino gli fa invertire la rotta. Il nostro politico no… finge di andare diritto, ma, se la sedia è dietro le terga, si gira con la rapidità di un ballerino di tango. Nord, sud, est, ovest, sono topoi ubiqui. Se serve, è capace di dire che sbagliata è la rosa dei venti. Già… la stella Polare è allo zenit… sull’equatore.