Vengo dalla civiltà contadina e ne sono tuttora condizionato, ma anche fiero. Non so se sia un bene o un male. Però, mi consente di ricordare, contro tutte le menate delle “pari opportunità” sbandierate da post-suffragette, che in campagna hanno sempre comandato le donne, con le buone o con le cattive. I bresciani, che in quanto a orgoglio del potere maschile non sono secondi a nessuno, le chiamavano risidure (reggitrici). Non portavano i jean, che sono il simbolo dell’emancipazione femminile del secondo Novecento, ma sottanoni lunghi sormontati dall’immancabile bigarÖl (grembiule) e calze nere, dentro le quali tenevano anche il peculio. Posto sicuro, perché chi si sarebbe azzardato a toccare anche solo il superficiale bigarÖl? Lo stupro è figlio del jean non della sottana.

Pietro Bonazza