Può avere una qualche probabilità di ripetersi il fenomeno Hitler? La logica direbbe di no. La storia recente… pure. È più facile che si trasformi in un tiranno un soggetto come Putin. Che fine hanno fatto i Poujade, i Le Pen e persino gli Zirinowsky? Cioè: di quelli che hanno fatto la voce grossa a destra, nessuno è andato oltre manifestazioni di pesantezza verbale. D’altra parte: i Saddam Hussein, i Komehini, i Milosevich, non mi sembrano uomini di “destra”. E allora perché dare tanta importanza a un politico di regione o cantone come Haider? Infatti non ce l’ha, non deve averla, perché, a parte tutto, nemmeno la merita. È questione di statura, che è condizione anche nel male. Haider è un nano. Ciononostante, gli altri nani dell’Europa benpensante hanno demonizzato l’omino e l’intera Austria: ostracismi, minacce roboanti, da parte di chi non ha saputo fare la voce grossa con un tiranno di Serbia. Sono i soliti conigli marrani, che vorrebbero rendere leone un coniglio marrano come loro. Forse per convincersi di essere a loro volta leoni. Questo giudizio potrebbe essere minimizzante; quindi, erroneo. Indubbiamente è un rischio di chi espone un’opinione senza mezzi termini. Ma, anche se ciò fosse, la conigliera resterebbe tale. Però facciamo l’ipotesi che il giudizio sia corretto. Con quale diritto la consorteria europea ha tentato interferenze nella politica interna dell’Austria? Non si corre il rischio di legittimare ogni interferenza da parte di uno stato nei confronti di qualunque altro? Lo vedete Voi il governatore della California che chiede l’estromissione dalla federazione dello stato della Carolina, perché il suo governatore fa discorsi contro i negri? Quest’ultimo gli risponderebbe di pensare ai fatti suoi. È accaduto in Europa che i governanti italiani abbiano espresso, in primavera e in estate, pesanti giudizi e minacce nei confronti di quel tal Haider. Supponiamo avessero titolo per intromettersi nella politica austriaca. A fine luglio il governatore della Carinzia si è permesso di dare giudizi sui partiti italiani. Subito il nostro ministro degli esteri ha chiesto all’omologo austriaco di invitare Haider a non intromettersi nella politica italiana. Ben detto Lambertow. Ma l’Italia ha una politica? E poi lo dice anche il Vangelo (Matteo, XXVI,52): ” chi di spada ferisce, di spada perisce “, che, tradotto nel più volgare senso dei fatti d’Europa, formazione politica non più espressiva di un condominio, si potrebbe tradurre senza tante ipocrisie: “che ognuno si faccia i cavoli suoi”.