Un umanoide sempre in carenza di adrenalina, che si sottopone alla cura omeopatica del gioco di borsa, ma incerto se imitare ciò che fanno gli altri o l’esatto contrario. Se gli riesce si sente mago, se sbaglia dà colpa agli analisti finanziari che non hanno cervello o lo mettono a disposizione di interessi particolari e incontrollabili. Se perde tutti i propri soldi, talvolta si suicida, se perde quelli degli altri, lascia che siano questi a spararsi e magari gli offre la pallottola come risarcimento.