In Italia la botanica impazza a sinistra più del carnevale a Rio. Non si sa se per merito dei Verdi, degli Ambientalisti, dei Diessini o per una preferenza comune per la civiltà contadina, anziché industriale-avanzata; sta di fatto che la sinistra al posto dei Cespugli della prima ora con l’Ulivo, ora ci mette le Margherite, forse perché non sa che esistono i papaveri, che, non hanno solo la virtù di produrre oblio ed euforia e di essere “Alti… alti” come nella canzonetta sanremese, ma sono anche di color rosso. Sono convinto che già si prevedeva che sul ring Amato avrebbe lanciato la spugna e che l’arbitro Veltroni, esperto di pugilato, avrebbe alzato il braccio di Rutelli. Era ovvio: Amato – a parte la mancanza di phisique du rôle, che per la sinistra conta molto – perché avrebbe dovuto sfogliare margherite per sapere chi lo ama? Lui è già amato per antonomasia. Rutelli, invece ha bisogno di sapere e per sapere deve sfogliare, non certo pagine di libri, di cui non gli frega niente (a questo già ci pensa Walter ed è inutile farlo in due), ma petali di fiori, che meglio si addicono alla sua inclinazione per il bello, anche se botanico. Ma non sfoglierà a Roma, dove è già princeps civile e beneviso alla aristocrazia nera, salottiera di qua e di là del Tevere. No, sfoglierà altrove, come ha proclamato già a fine settembre: « Farò il giro d’Italia ». Non lo farà in bicicletta con Pantani, perché è esclusiva di Prodi. Non so se lo farà con il motorino, perché l’Italia non è Roma e poi fonderebbe prima di arrivare anche nella mia città, dove tante signore attempate della borghesia radical chic (le ragazze hanno altro per la testa) lo aspettano con estetica ansietà e qualche fremito…materno. Gli è che anch’io lo vorrei sentire (vederlo non mi frega niente) mentre spiega lo svarione della Corte dei Conti, che gli ha rifilato una condanna di 1 miliardo per aver ordinato, come sindaco della Città eterna, consulenze di dubbia pertinenza. Ma lui non ha timori e continua imperterrito a sorridere, perché ha certezza di non subire i devastanti effetti del teorema: “non poteva non sapere”. Infatti, ho la riprova dell’ipotesi precedente: come potrebbe mai sapere uno che, invece dei libri, sfoglia margherite?