Longanesi ci ha lasciato da anni, ma la sua ineguagliabile ironia continua a ispirarci. Non conobbe, né avrebbe voluto, la volatilità delle borse, che allora scorrevano come le chete acque di un placido Don, ma convisse e ritrasse la volatilità degli uomini. Forse per trovare le cause delle prime, tra una boccata e l’altra della sua inconsumabile sigaretta, avrebbe detto, nicchiando con quel suo ghigno da misirizzi incattivito, che la volatilità delle cose è l’effetto della dilagante superficialità.

 

Pietro Bonazza