Per alcuni anni un cane pastore tedesco visse con me. Mi era compagno di scarpinate in    montagna. Se camminavo, camminava, se mi fermavo si accucciava ai miei piedi. Gli parlavo: “ma tu lo sai che Aristotele…?”. Mi guardava con i suoi occhi lucidi, quasi commossi di tenerezza e un fondo di compatimento. Non capiva. Non gli interessava un bel niente del signor Aristotele. I cani capiscono solo le cose importanti.

Pietro Bonazza