Il catechismo dei cattolici elenca tre virtù teologali: · fede; · speranza; · carità. La macroeconomia, che ha incroci pericolosi con la politica economica e particolarmente quella fiscale, impone almeno due canoni: · il bilancio statale è fondato sulle uscite (spese), a cui le entrate (imposte e tasse) debbono adeguarsi; · come per la traenza di un assegno: lo stacco non è ancora il pagamento. Domanda: può esistere un rapporto tra le due aree? Secondo i nostri governanti: sì. Infatti, come spiegare diversamente la previsione che nel 2003 l’aliquota IRPeG scenderà dal 36 al 35%, come si legge nella “Finanziaria 2001”? Il ragionamento, degno di premier e ministri come gli attuali della spesa e dell’entrata, si svolge all’incirca così: tu contribuente, che sei anche un elettore un po’ stupido (stupido nel senso che non hai sempre presente il rapporto tra una causa e un effetto), devi avere soprattutto “fede” in noi (non in Dio, di cui, a noi di sinistra, non importa niente), perché solo se hai “fede” potrai nutrire anche la “speranza” che noi ti faremo in futuro la “carità” di restituirti: la tassa sulle società, l’imposta patrimoniale, la tassa sul medico, ecc., che ti abbiamo imposto anche in violazione di norme comunitarie o del buon senso. Attuate queste tre virtù del “buono e obbediente” cittadino (del cattolico non ce ne frega niente), allora e solo allora potrai convincerti che noi ti faremo l’ulteriore grande carità di ridurti l’IRPeG dal 36 al 35% fra tre anni… o giù di lì. A parte la presunzione di essere ancora in sella nel 2003, peraltro giustamente fondata sulla constatazione della incapacità dell’elettore di collegare una causa (voto) all’effetto (pressione fiscale), si deve considerare che lo stato italiano emette tre tipi di titoli: · i biglietti della banca centrale, che è la cosiddetta moneta cartacea “a corso forzoso”; · le cambiali dello stato, cioè Buoni del Tesoro e CCT; · assegni a vuoto: le promesse di rendere il maltolto. I cattolici veri, purtroppo rimasti in pochi rispetto ai fasulli, riservano le virtù teologali solo alla religione e, perciò, non si illudono che l’assegno scoperto sia un mezzo di pagamento. A questi si aggiungono gli intelligenti che non credono in Dio e a maggior ragione non credono ai governanti (se no sarebbero in contraddizione con se stessi). Ma non è certo che la somma dei due gruppi sia maggioranza e in democrazia, come si sa da Pericle in poi, i voti si contano. Inoltre non è detto che cambiando l’orchestra cambi la musica. I buchi accumulati in tanti anni possono aver reso il fondo dei pantaloni (non tanto nel senso di braghe, quanto di plurale di Pantalone) non rammendabile.