Scherzando un po’: politica e circo equestre

Confesso, ma non mi pento, di vivere lontano dalla politica, anzi (pardon) dagli uomini che la fanno; ma quando, incespicando, mi affaccio alla porta di quel mondo, ho la certezza di vedere un circo equestre di clown, saltimbanchi e tigri che si mangiano il domatore. Non potendo trasferirmi in Svizzera o a Montecarlo per mancanza di soldi (non solo per il viaggio!), non mi resta che godermi lo spettacolo degli artisti circensi, che mi aiutano a riflettere all’incontrario.

Immagino che il Colosseo sia ancora agibile e il parterre ospiti politici da dare in pasto a bestie feroci. Alt! Non sono un tifoso del grand guignol e, per di più, non esistono più cristiani, non solo, ma le bestie feroci preferiscono digiunare piuttosto di cibarsi della carne guasta dei politici.

 
 

Joking a little: politics and circus

 

I confess, but without repentance, to live away from politics, or better (pardon) far of men who make it. But, when, tripping, I appear at the door of that world, I am certain to see a circus of clowns, acrobats  tigers which eat one’s the tamer.

Cannot to go to live in Switzerland or in Montecarlo by shortage of money (not only for the journey!), I can only to enjoy the show of the circus games, who help me to reflect on the contrary.

I imagine that the Colosseo is still safe and the parterre put up the politicians to be thrown to the lions. Stop! I am not fan of the grand guignol, besides Christians do not exist today, not only, but the wild animals prefer go without food rather to eat the rotten meat of the politicians.

(Translation by Giulia Bonazza)