Dice di alimentarsi a pane ed etica e ostenta al mondo il suo ieratico menù, perché ognun sappia, in primis il mondo talare che lo sostiene, quanto merito gli dà diritto di assidersi su scranni di velluto rosso.

E io, che ritenevo blasfemo considerare l’etica un companatico al pari della mortadella o del würstel, sono costretto ad aggiornare il mio catechismo, che ammetteva al massimo la foglia d’insalata, da fondere nel mistico silenzio della mollica di pane.