Geoffrey Monmouth (1100 d.C.), nella “Follia del mago Merlino”, fa dire a Taliesin (capo dei bardi alla corte di Re Artù, VI secolo d.C.): «…L’impetuoso Tevere, ad esempio, scorre a Roma con un’acqua salutare, che pare sia un rimedio per sanare le ferite…». Bah! Forse Geoffrey confondeva il Tevere con il Gange. I Romani dicevano che era biondo. Ora è più biondo che mai, anzi color fogna.
In Italia cambiano i governi e i partiti che li sostengono. In Vaticano cambiano i papi e gli equilibri della Curia. Ma non è per questo che le due parti sono inseparabili come le rotaie del treno. Invece, dipende dal fatto che entrambe le fognature affluiscono al Tevere.