Il cadavere del cardinal Martini sarà sopravvissuto al “bagno di folla”? Dubbio lecito, anche perché un bagno può sempre provocare una polmonite o quanto meno una bronchite! La domanda non vuole essere irreverente verso un eccellente porporato defunto, anche perché con i morti non si scherza, soprattutto se certa opinione corrente li rende “santi subito”. Semmai scherziamo con i fanti, cioè con politici, giornali e giornalisti, che avevano i “coccodrilli” pronti da tempo. Alle esequie c’erano tanti fan ammutoliti e, in pavoneggiante evidenza da prima fila e inginocchiatoi riservati, politici progressisti opportunisti, che del morto non gli frega più di tanto, purché porti loro visibilità, come allo stadio del calcio a telecamere accese e puntate come moschetti ad avancarica.
Noi ci limitiamo a un requiescat umile, dimesso ma sincero, perché ogni morte altrui ci rinvia alla nostra, inevitabile e tragica.
Parce sepulto! E chi non ha qualcosa da farsi perdonare?
Però mi si consenta un pensiero divagante: avete visto il sindaco di Milano con tracolla tricolore a mo’ di bretella per braghe arancione, partecipare con rattenuto cordoglio ai funerali di un poveraccio morto in una corsia di un lazzaretto milanese? Non l’avete visto? Non è che siete ciechi, é che non c’era e mai ci sarà! Non era e non sarà un morto eccellente, il poveraccio! Quindi non era e non sarà morto, vero è che non c’era né ci sarà nemmeno la televisione, che frequenta le camere da letto ma non gli obitori dei poveri. Però, sapete che successo politico avrebbe il Pisapia, se si facesse notare alle esequie di un quisque de populo, ovviamente con codazzo di TG? Saremmo quasi tentati di suggerirglielo, ma non votiamo a Milano e siamo insensibili al suo futuro politico.
Il Cardinal Martini, sempre per eccesso di esuberanza, è morto due volte: la prima, perché è morto davvero, la seconda perché nessuno può sopravvivere al bagno di folla, alla lacrimuccia dei politici e alla banalità di certo giornalismo.
Non sono certo i morti che ci preoccupano: sono i vivi!