Deutschland avanza, mentre i “Fratelli d’Italia” fanno dispetto alle mogli (Deutschland advances, while the "Brothers of Italy" do despite of the wives)

Deutschland avanza, mentre i “Fratelli d’Italia” fanno dispetto alle mogli

 Che la Germania sia una potenza economica in un contesto europeo allo sbando e in recessione, nessuno potrebbe negarlo senza sprezzo del ridicolo. Il problema è: perché lo è?

Qualcuno potrebbe sostenere che potenza lo è sempre stata, ma non sarebbe vero; basti constatare che la Germania ha conseguito l’unità nazionale negli stessi anni dell’Italia e, si sa, che, romanticismo o no, solo uno stato unitario e di adeguata estensione può diventare potenza. Sarebbe riduttivo, ma significativo, considerare che, mentre l’inno nazionale italiano inizia con l’invocazione “Fratelli d’Italia”, che però è tuttora una fratellanza incompiuta, quello tedesco afferma perentoriamente: “Deutschland über alles” (La Germania sopra tutto, un “sopra” che è anche un “prima di tutto”). La differenza è evidente: “i fratelli d’Italia” sono un popolo, mentre Deutschland è nazione, quindi Stato. Peraltro, diversamente da Francia, Inghilterra, Spagna e Portogallo, la Germania non ha avuto colonie, mentre l’Italia, assai tardivamente, ha conquistato solo lande desertiche trascurate dagli altri. Quindi, è inutile risalire indietro nei secoli. Si deve necessariamente partire dalla fine del XIX secolo e constatare che la Germania ha realizzato la sua unità nazionale in parallelo al processo analogo dell’Italia, con una coincidenza di date che già di per sé crea attenzione sulla domanda: perché i due popoli sono così diversi, nonostante tante analogie significative? Nel XX secolo la Germania era diventata una poderosa macchina da guerra, però, di guerre (mondiali) ne ha perse due su due dopo Sedan. Qui sta il problema. Si potrebbe dire che la Germania è stata una macchina costruita per perdere le guerre, però sarebbe una constatazione ingenerosa non certo verso i suoi governanti, ma verso un popolo per natura ordinato e rispettoso delle proprie leggi.

Quali risorse psicologico-sociali hanno consentito a un popolo frustrato da due sconfitte successive di realizzare  un risultato positivo innegabile?

A mio avviso è la reazione all’annichilimento determinato dalle cadute. La Germania ha sentito il bisogno di reagire contro il suo proprio destino e, ammaestrata dalle delusioni belliche, ha sfogato le proprie energie in campo economico, applicando molte delle strategie sperimentate in campo bellico. Fin qui ha funzionato. Fino a quando, non è possibile prevederlo. Il successo tedesco è accompagnato da “cigni neri”.

 Deutschland advances, while the “Brothers of Italy” do despite of the wives

 That Germany is an economic power in an European disarray and in recession, no one could deny it no disregard of the ridiculous. The problem is: why is it?

Someone could argue that power has always been, but it would not be true; it is enough to say that Germany has achieved national unity in the same years of Italy and, you know, that, romanticism or not, only a unitary state and adequate extension can become power. It would be simplistic, but significant, considering that while the Italian national anthem begins with the invocation “Brothers of Italy“, but is still an unfinished brotherhood, the German affirms categorically: “Deutschland über alles” (Germany above everything, an “everything” that is also a “first”). The difference is obvious: “Brothers of Italy” are a people, while Deutschland is nation, therefore State. Besides, otherwise France, England, Spain and Portugal, Germany has not had colonies, while Italy, very belatedly, has won only desert wastelands neglected by others. So, it is needless to trace back through the centuries. We must  begin from the end of the nineteenth century and to note that Germany has achieved its national unity in parallel to the similar process to Italy, with a coincidence of dates that in itself creates attention to the question: why are the two peoples so different, despite many significant similarities? In the twentieth century, Germany had become a powerful war machine, however, of (world) wars has lost two of two after Sedan. There is  the problem. We could say that Germany was a machine built to lose wars, though it would be  an ungenerous matter not merely toward its rulers, but to a people by nature ordered and respectful of its own laws.

Which psychological and social resources have permitted to people frustrated by two successive defeats to achieve a positive result undeniable?

In my opinion it is the annihilation reaction resulted from falls. Germany has felt the need to react against his own destiny and, trained by disappointments war, it vented its energies in the economic field, applying many of the strategies tested in the field of war. Untill today it run. How long, we cannot predict. The German success is accompanied by “blacks swans”.

Combine to give an explanation of the phenomenon: a) the clear editorial Pierluigi Magnaschi the newspaper “Italy Today” of 29 August 2014: “Curzio Malaparte, in his piece of 1953, had already realized the strength of Germany” and b) the analysis of the German philosopher Karl Jaspers in “The question of guilt. On the political responsibility of Germany“.

 (Translation by Giulia Bonazza)