Tommaso Moro, inglese eppur santo fra i più santi della Chiusa cattolica, politico raffinato e coerente, umanista tra i più colti della sua epoca ricchissima di umanisti, scrisse in latino (n. 60) questo epigramma intitolato “Su un astrologo ridicolo”: « La Sibilla Cumana, quando è in preda al suo sacro delirio, non scruta il futuro con mente ispirata meglio di quanto il mio astrologo, famoso nell’arte divinatoria, rimirando le stelle, non preveda… il passato
Il destinatario dell’epigramma era un italiano, che spargeva i suoi pronostici alla corte d’Inghilterra, ricavandone favori, con irritazione del Moro, che, nonostante avesse scritto “Utopia”, non credeva negli astri. Se fosse vissuto ai nostri giorni, non è difficile immaginare che avrebbe detto degli analisti finanziari e di borsa. Perché, dal Cinquecento le cose sono anche peggiorate. Oggi, senza alcun plausibile motivo rispetto a ieri, la borsa perde il 3%, domani senza che nulla sia cambiato, recupera il 4, e, sin qui, niente di strano. Capita a tutti, anche a una intera corporazione, di essere meteoropatici. Ma quel che stupisce è l’improntitudine di affermare che se oggi la borsa non sale, nonostante ci siano tutte le condizioni perché ciò accada, come, per esempio, una riduzione del tasso di interesse, si spiega con il fatto che “l’evento era già stato scontato…ieri”.
Udite! Udite! La CNN ha annunciato, per prima, che gli Achei hanno preso Troia e la guerra è finita. Enea è riuscito a fuggire: babbo in spalle, penati sulle spalle del babbo, figlioletto per mano, gabbietta del canarino appesa alla cintola, come un mazzo di chiavi, che tanto, quando non hai più casa, non ti serve. Ma, perché la borsa non parte come un toro? Perché aveva già scontato l’evento… dicono gli analisti”. Ma, qualcuno obietta: sono passati migliaia d’anni dalla caduta di Troia! È vero! Ma è pur accaduto! Chi ha il coraggio di smentirli? Omero? Intanto, l’astrologo italo-inglese ha intascato le sue monete e senza che nessuno abbia alcunché a ridire, perché l’astrologia e la predizione sono autoreferenziali e non ha importanza che la previsione si avveri o accada il contrario. Il fondamento della previsione è nella illusione di aver guardato al di là del sipario, anche se non c’è niente da vedere, perché è buio pesto e gli attori oppure gli spettatori hanno sbagliato giorno… mai il botteghino! È la debolezza umana ciò che consente a maghi, fattucchiere, chiromanti e analisti finanziari di mantenersi il conto in banca. A meno di essere schiavi della propria coerenza, come accadde a Cardano, altro umanista sommo, contemporaneo di Tommaso Moro, che, avendo previsto il giorno della propria morte, per timore che qualcuno pensasse che si era sbagliato, sembra se la sia procurata! Mai sentito niente di simile per un analista finanziario!