Stellina di Natale


Mamma stella passeggiava nel firmamento seguita da un nugolo di figlie scherzose e ridenti come gli angioletti che giocano ai piedi di Dio.


La più piccina, Stellina, spesso lasciava le sorelle  per giocare a nascondino dietro la grandi stelle.









I sapienti della terra, che passano le notti scrutando il cielo, chiamavano la famiglia: Stella Cometa.



D’un tratto Stellina è attratta da una musica che sale da una capanna, piccola come un puntino nell’universo.


Si lascia cadere sul lungo strascico della notte come fanno i bambini sullo scivolo dell’acquasplash


e finisce sul tetto della capanna in mezzo agli Angeli, che suonano la melodia attraente come un richiamo.

Perché suonate o Angeli? – chiede Stellina.

Perché è nato Gesù – risponde l’Angelo direttore d’orchestra – e Gesù dorme qui sotto in braccio alla sua Mamma. Noi Angeli suoniamo per cullare i suoi sogni.

Stellina si affaccia a una fessura del tetto e vede il Bambino che sorride come solo i bambini sanno sorridere nel sonno.


Stellina si mette a cantare la ninna nanna, che ogni mattina la sua mamma le sussurra prima di addormentarsi.

Intanto mamma Cometa si volta verso la sua covata e si accorge che manca Stellina. La chiama e non risponde e allora comincia a disperarsi.

La Luna sente i suoi lamenti e le indica un punto laggiù sulla Terra dove Stellina sta sul tetto di una capanna.


Allora Cometa si dirige verso il piccolo punto luminoso per recuperare la piccola sventatella. Così anche i sapienti della Terra vedendo il cammino di Cometa capiscono che dove va è accaduto un grande evento e si mettono in cammino dall’Oriente.


Cometa raggiunge Stellina e quando le è vicina guarda a sua volta dalla fessura e vede Gesù che dorme beato cullato dolcemente dalle braccia della sua Mamma.


Non riesce a rimproverare Stellina per la sua scappatella e con gli Angeli le stelle cantano la nenia di Natale.