Nonostante l’invenzione dei ministeri delle “pari opportunità”, in genere affidati a ministresse di dubbio equilibrio biologico, il nostro mondo è pur sempre maschilista, negli ultimi tempi più per trascinamento di tradizione che per prevalenza del sesso forte. Così si continua a dire: “la mamma dello stupido è sempre incinta” Già… ma chi la incinge? Mica è ermafrodita… la signora! I genetisti ti spiegano che è una questione di un certo numero di piccole “x”, detti cromosomi. Ma, così discettando, si butta all’aria il succo della cosa. Sociologicamente parlando, le zoccole non possono permettersi nove mesi di assenza dal marciapiede, quindi gli stupidi sono quasi sempre figli di genitori più o meno stabili. E, allora, il padre dove lo mettiamo? Per equilibrare le cose potremmo completare il discorso così: “la mamma dello stupido è sempre incinta e il papà lavora come un fesso per renderlo anche cretino”. Si notino due cose: non ho usato il duale madre-padre e ho posto il cretino come una evoluzione dello stupido e qui si apre un problema che Darwin ha trascurato e che Schopenhauer non ha considerato nella sua pur geniale distinzione tra stupido e cretino. Posto che lo stupido è colui che ignora l’esistenza del rapporto causa-effetto, mentre il cretino la nega (è Schopenhauer che parla) una evoluzione della prima nella seconda categoria sembrerebbe impossibile. Ma è proprio qui che avviene il miracolo, ripetuto all’infinito. Perché gli stupidi li mandiamo a scuola e lì sembra possano raggiungere almeno lo stadio della constatazione che un effetto è pur sempre legato a una causa; poi vedono il comportamento di papà e si convincono che il collegamento non esiste, ma da questo sforzo di apprendere l’esistenza di qualcosa e poi di negarla nasce il convincimento di essere molto intelligenti e così viene alla luce anche il cretinismo: la più sofisticata evoluzione della stupidità.