Trimalcione confermerebbe, ma ricomincerebbe… De Benedetti, detto l’Ingegnere, no, nel senso che vomiterebbe ma non potrebbe ricominciare.
Questa volta Berlusconi non c’entra. C’entra l’evolversi o meglio la maturazione dei tempi.
Non pare avere altre spiegazioni il tentativo di De Benedetti di entrare ufficialmente in politica. Ufficiosamente non ha mai cessato di esserci assieme al monarca del giornalismo-partito, il repubbliarca Scalfari. Qui Berlusconi c’entra, inconsapevolmente, nel senso che De Benedetti tenta di copiarlo.
Nel 1993 Berlusconi avvertì gli italiani, più o meno in questi termini: o vi date una svolta nella politica o sarò “costretto” a scenderci io. Pareva non ne avesse voglia. Non si sa con certezza, anche perché, dopo, troppe volte ha detto che la politica lo diverte …e, quindi, ne ha voglia. Ma all’inizio c’era sotto sotto un’altra verità del tipo: se non entro in politica è certo che mi distruggono, se entro e vinco mi salvo, se perdo ma ci sono, forse non mi distruggono del tutto e salvo… la frutta. Il tempo sembra avergli dato ragione. De Benedetti lo sta imitando, ma ha sbagliato tempi e compagni di viaggio, tra l’altro poco convinti e, come tutti gli intellettualoidi, per niente affidabili. Chi è veramente di sinistra, come il metalmeccanico, non accetta di intrupparsi in un gregge che lavorerà per un capitalista camuffato. Oggi, per fare politica non basta più nemmeno un partito. Ci vuole un “polo” e De Benedetti del polo potrebbe avere solo la punta. Come matita è un po’ poco per scrivere.
Per questi motivi penso che l’Ingegnere sia alla frutta e stia tentando disperatamente di non vomitare.
Suvvia Ingegnere, non si disperi. Un vomito può essere meno invasivo di un clistere. Oddio…dipende! In politica è difficile distinguere il verso dal recto.