Questa mattina radendomi mi sono visto pallido nello specchio e mi è venuto in mente l’aforisma di Arthur Schopenhauer: “ogni uomo bianco è solamente un uomo scolorito”.

Quel filosofo, convinto che i bianchi discendessero dagli “scuri” indù, ne aveva di belle e le scriveva per il nostro godimento attuale. Però, nel suo acceso amore per tutto ciò che può essere fatto risalire agli indoeuropei, non si chiedeva il motivo di quella riduzione di melanina, il che per un filosofo, votato alla domanda più che alla risposta, è piuttosto singolare. Gli è che anche i vecchi indù si arrabbiavano e, non potendo diventare più scuri del naturale, sbiancavano, per manifestare il loro disappunto. La razza bianca nacque da una catena inarrestabile di “incazzature”, prova ne sia che quando noi bianchi ci arrabbiamo diciamo che diventiamo “neri” di rabbia. È un ritorno all’origine. So che è una bizzarria, ma almeno è un tentativo di risposta. E tu buon vecchio e iracondo Arturo, che non ti sei posto nemmeno la domanda, che hai da dire a tua discolpa?