Ho visto in un quotidiano la fotografia del Direttore della FAO, un certo Diouf, ben pasciuto e dall’espressione felice di chi è sazio e ha una digestione priva di problemi gastrici e conseguenti evacuazioni, da cui, probabilmente, la sua incomprensione per le stazioni termali, Fiuggi compresa. Ho pensato che, se qualcuno, che tira le fila degli incarichi internazionali, notasse una certa incoerenza tra la maschera del negro Diouf e tutti quei coloured, che pare muoiano di fame, e ne disponesse la sostituzione, Piero Fassino potrebbe avere, merito del suo physique du rôle, un avvenire e chi sollevasse l’obiezione che il Piero è un bianco meriterebbe di essere tacciato di razzismo. Fassino è un brav’uomo e fu l’unico ministro del governo Amato, che non elargì incarichi e sistemazioni a portaborse amici, nemmeno quando incominciò la corsa al “si salvi chi può” alla vigilia delle elezioni dall’esito segnato e scontato. Ai naufraghi diessini, in cerca di una cariatide di segretario, sarà facile un’operazione di piercannibalismo. Comunque vada a finire, il magro ossuto Fassino, resterà indigesto a qualcuno.