La distinzione tra progressisti e conservatori, come tutte le classificazioni, è discutibile e incerta. Però, a grandi linee, ambientalisti, ecologisti, animalisti, vegetarianisti, antibiotecnologisti, buonisti, perbenisti, cosmopolitisti, antiglobalisti, naturalisti, nudisti, omeopatisti, neoilluministi, e chi più “isti” ha ne metta, si iscrivono loro stessi al partito dei progressisti. Sono molto contrari alla pena di morte. Sacrificherebbero la vita del loro gatto per testimoniare a favore dei criminali morituri, non la loro, perché ritengono troppo forte l’aforisma di Pascal “Credo solo ai testimoni che si fanno uccidere” e degno di disprezzo l’altro di Schopenhauer “Abolite prima l’omicidio dal mondo: poi potrete abolire anche la pena di morte ». Se appartengono alla sottoclasse dei radical chic, manderebbero in guerra contro gli Stati Uniti i loro camerieri filippini; se abitatori dei centri sociali, si armerebbero di bombolette per riempire muri e carrozze ferroviarie di messaggi incomprensibili persino a chi li scrive. Accetto tutto. La vita umana è sacra anche per chi non appartiene a quelle categorie di benpensanti. Però non capisco perché gli stessi avanguardisti di questo arrogante progressismo siano i primi a sostenere le forme più estreme di aborto, uso di embrioni, eutanasia, frantumazione della famiglia naturale ed esaltazione di quella finocchiara, difesa del marciapiede contro le case chiuse e controllate dalla profilassi. E poi vengono a pontificare sul nichilismo di Nietzsche, che sarebbe la dominante della nostra epoca. Errato! Nietzsche ha perso, perché ha perso Dioniso e ha vinto Apollo, sulle cui tendenze ho sempre avuto un qualche dubbio. L’equivoco nasce da una ignoranza totale del significato della parola “vita”, di origine indoeuropea, che è un rinvio forte alla naturalità dionisiaca, esuberante, esplosiva, dirompente, istintiva, coinvolgente, erotica, potente, per nulla nichilistica, che viene dalla terra madre e in essa si dissolve. Hanno qualcosa a che fare con questo fiume in piena: provette, bombolette, banche di semi e sperma, compiacimenti e narcisimi apollinei, eccetera, eccetera?