L’Italia è un paese squinternato, perché squaderna leggi penali elastiche e buoniste, talché è ingiusto accusare i giudici di commettere ingiustizie, se le leggi glielo consentono. Ciò accade quando la norma è talmente confusa da lasciare che l’interpretazione ne superi la letteralità. Questo stato di cose è talmente favorevole al ladro, soprattutto di denaro pubblico, da spingere alla conservazione e poiché in Italia i ladri sono maggioranza, se non di numero, almeno di potere, le lobby dei conservatori finiscono per prevalere. Tomasi di Lampedusa non si riferiva solo alla Sicilia quando nel Gattopardo scriveva: «Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi».
Infatti i ladri sono conservatori, perché cambiare le cose significa cambiarle in peggio… per loro.
Anzi, se sentiamo l’irrefrenabile bisogno di riforme e vogliamo essere veramente moderni e democratici, demandiamo ai ladri di fare le leggi sul furto!